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La fattura dell’Idraulico

La solfa è sempre la stessa e riesce ogni volta benissimo nel suo intento, quello cioè di inasprire la lotta, tradizionale, tra poveri e poveracci.
La ormai fatidica frase : “l’evasione è anche data dalla mancata fattura dell’idraulico !“.
Stamattina il paladino alla lotta ai poveracci morti di fame con partita Iva, era un radical chic per eccellenza : il Dottor Simone Spetia, autore e conduttore di “24 Mattino”.
Già il fatto di avere il cognome che si scrive in un modo e si legge in un altro, la dice lunga sul personaggio.
Ma lui è un semplice “esecutore radiofonico” di direttive impartite dalla radio economica di Confindustria.
Che distrattamente dimentica l’evasione fiscale vera, quella cioè dei suoi adepti, dei brand internazionali e delle major informatiche come Amazon, Facebook, Google etc. che ogni anno versano all’erario italiano, meno del 9% del loro presunto guadagno.
Io dico, fai pagare anche all’idraulico o al venditore di olive e caramelle, il loro bel 9%, eppoi vediamo se evadono !
In Italia cerca di sopravvivere, colui che non ha Consigli di Amministrazione e nemmeno possiede fior di consulenti legali e tributari, perché se fosse regolarissimo fino in fondo, dovrebbe tagliare a metà il suo già magro sostentamento, con prelievi che superano il 64%.
Ora capite bene che sottrarre il 64% equivale ad andare sotto sicuramente.
Perché alla miseria che rimane devi togliere l’inflazione, il caso “sfortuito” (sfiga, furti o perimenti), e soprattutto la mancanza di profili e marketing pubblici e conosciuti, ossia l’anonimato sul mercato.
Gli aggettivi di “furbetto”, “evasore”, “elusore” o “frodatore erariale” riferiti a chi non certifica (o lo fa saltuariamente) meno di 100 euro a prestazione o vendita, è la classica pagliuzza nell’occhio del vicino, che infastidisce e fa parlare nei salotti buoni.
Il Sig. Simone Spetia che non produce nulla, e si porta a casa redditi certificati di migliaia di euro l’anno, e come tanti altri, pontificano e puntano il dito da sicurezze economiche certificate (e forse non totalmente meritate), non sono forse altri modi di evadere la giusta partecipazione di tutti alla spesa pubblica ?
Perché non commisuriamo tutti i redditi (e i redditi di tutti) alla produttività e all’utilità di quanto percepito al bene collettivo ?
Per cui un professore, un maestro o un chirurgo in ospedale, in proporzione prendono un centesimo di quanto si porta a casa un manager di una grande impresa partecipata o di un calciatore ?
Gradirei che tutti coloro che ascoltano trasmissioni “partigiane” come quelle di Radio24 o su reti nazionali generaliste, prestassero attenzione alle cose sopra accennate e facessero loro considerazioni, prima di mettere in croce “la qualunque”, che si arrampica per non soccombere.

4 thoughts on “La fattura dell’Idraulico

  1. La gente che ha l’animo di schiavi è sempre pronta a mettere in croce un fratello, perché pensa che sia l’unico modo di agire. E lo pensa perché il padrone gli ha detto di pensarla così. Invece ci sono altri modi di agire, ma per riuscire a vederli, occorre prima rendersi conto di essere degli schiavi. È la base. In alternativa si continuerà a pensare che il nemico è nei fratelli, mentre il nemico è chi ci vessa tutti e da tempo, togliendoci dignità e diritti. Bell’articolo Vittorio.

  2. Vittò, ‘sto caffè al tavolino a Pescasseroli si impone… prima o poi… 😉

    Comunque.

    Ormai Radio24 la sopporto solo dalle 9 alle 11 e soltanto perchè (quando non si dà malato) c’è Leonardo Manera a fare da contraltare a quell’ altro lanciatore professionista di luoghi comuni che è Milan. Per il resto potrebbe chiudere anche ieri e non mi mancherebbe per nulla. Spetia mi risulta particolarmente indigesto già di suo, poi quando fa da “spalla” a Mieli o ancor peggio quando tira fuori tutta la lecchinaggine possibile nell’ appuntamento settimanale con il megadirettore ho spesso l’impulso di prenderlo a calci.

    Pensare che un tempo Radio24 ce l’avevo fissa sulla prima memoria di ogni autoradio, oggi il suo posto l’ ha preso AntennaUno.

    Comunque. (E due).

    Io credo che la fattura dell’ idraulico conti, così come quella del fabbro, dell’ imbianchino ed anche lo scontrino del fruttarolo come quello del bar. Sembra strano detto da me che sono un antitasse convinto. Sono anche certo che il prelievo fiscale di questo paese sia insostenibile e che tutto il sistema tributario sia un mostro mangiasoldi, spesso oltre il confine della “legalità” (credimi ne so qualcosa, anzi parecchio 😉 ).

    Mi perdonerai (o forse mi sarai grato 😉 ) se non mi lancio qui da te nell’ immenso pippone che mi è venuto in mente, ma mi sei stato talmente di ispirazione (e qui sono io a ringraziarti) che volo a comporre uno dei miei deliri su FdP.

    Grazie !

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