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La festa dei Folli


Per la prima volta dal 1945, più di 50 navi da guerra provenienti da 11 paesi differenti, sono presenti nel Mediterraneo e nel Mar Rosso.
Questa sera Crosetto, ribattezzato il “Ministro della Guerra” (e non più della Difesa), a Porta a Porta ha parlato di prepararsi al precipitare degli eventi.
Ci stiamo abituando, e a voler essere complottisti, ci stanno facendo abituare, nell’indifferenza generale, all’idea della guerra.
Della terza guerra mondiale.
Stiamo entrando nell’idea, non la consideriamo più un tabù.
Solo qualche anno fa sembrava una cosa impensabile, come sembravano impossibili i lockdown e i coprifuoco ai tempi dello psico virus.
Ma adesso lo può dire anche il ministro della difesa tedesco Boris Pistorius, che tranquillamente afferma di vedere : “il pericolo di una guerra in Europa”.
E per questo richiede non solo di mettere in fretta l’esercito tedesco in condizioni di combattere, ma che l’intera società assuma una nuova mentalità.
Eppure è un ministro serio, non una testa calda, uno che pesa le parole, che sta dicendo di prepararsi per la guerra.
Ma facendo un giro in centro in tutte le capitali UE, la gente fa l’apericena, e leggendo i post di persone garbate e colte, si ha la sensazione che non ci stiamo accorgendo di nulla, sembra di essere a una festa.
Abbiamo l’impressione di rivivere le identiche immagini in bianco e nero di Varsavia prima dell’invasione nazista, con gente nei caffè, balli e ricevimenti, gite fuori porta e battelli coi musicanti sulla Vistola.
Emerge anche come sia senza senso parlare di destra e sinistra.
I verdi tedeschi, con Habeck, richiedono più soldi per l’esercito, ma anche i socialisti spagnoli di Sanchez, e pure la sinistra illuminata di Renzi e Schlein non disdegna di parlare con toni duri, di vendetta o punizione esemplare.
Anche sforando il tetto del debito che fino a pochi anni fa era un moloch, specie per i paesi nordici, da non nominare nemmeno.
Infatti di trovare i soldi per salvare la Grecia non se ne parlava, ma per prepararsi alla guerra si trovano, e in abbondanza ovunque.
Non una guerra domani, ma solo perché non si è ancora pronti, si è in ritardo.
Ma tutti, in tutto il mondo, si stanno preparando.
Se la catastrofe non scoppia domani non è per politica razionale : viene solo differita, perché il botto non sarebbe abbastanza grosso.
E tutto sembra inevitabile.
Non ci sono più parole !!!
Ti rendi conto di come le ragioni nella storia non contino niente.
Siamo in mano a dei pazzi, e noi facciamo festa, ci divertiamo, come si era soliti fare alla cosiddetta “Festa dei folli”, il veglione in maschera che si svolgeva ogni anno il 26, 27 e 28 dicembre, giorni rispettivamente dedicati a Santo Stefano, San Giovanni e al Giorno degli Innocenti.
Riusciremo a scambiarci i regali per Natale con i piedi sotto il tavolo imbandito anche quest’anno ?
Ai posteri l’ardua sentenza.

10 thoughts on “La festa dei Folli

  1. Hai ragione,ma dimmi cosa potremmo fare. Nessuno ci chiede niente, hanno buttato e stanno buttando i nostri soldi in armi, senza interpellarci, prendono risoluzioni senza chiederci nulla. Del resto nessuno ha mai chiesto al popolo se era d’accordo di andare in guerra.

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