
Da studente, quando leggevo delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, ero sicuro di una cosa : che non ci sarebbe mai stata una terza guerra mondiale, perché sarebbe coincisa con la fine del genere umano.
Quindi sentire Steve Bannon, braccio destro del tycoon, Donald Trump, ai microfoni di Zona Bianca, affermare senza dubbi, che ci stiamo avviando verso un momento buio della storia, dove nessuno sarà escluso da un eventuale allargamento del conflitto ucraino, francamente qualche brivido freddo me lo ha provocato.
“Ci stiamo avviando a una crisi finanziaria mondiale che porterà a una guerra globale : è chiaro come il sole.
E l’orrore che abbiamo visto in Ucraina, verrà anche in Italia !!!”.
La guerra è imprevedibile, ha proseguito lo statunitense, e tutti “stiamo giocando con il fuoco”.
Perché si sta tollerando (anzi incoraggiando), che una disputa regionale, con il gioco delle alleanze internazionali e delle sanzioni, si trasformi in un conflitto mondiale dai risvolti sociali ed economici imprevedibili.
In effetti ciò che di più dovrebbe spaventarci, non è morire per lo scoppio di una bomba o per il deflagrare di un ordigno, visto che in quei casi non avremmo neanche il tempo di affidarci al Padreterno con un Padre Nostro, ma i coprifuoco, la mancanza di riscaldamento e di energia elettrica, di acqua, di cibo, di libertà, che potrebbero durare mesi, se non anni.
Le prove fatte col Covid19, nel biennio appena passato, sembrerebbero una passeggiata di salute.
La città cinese di Shanghai, dove dal 28 marzo vige un coprifuoco serratissimo, la popolazione (25 milioni di abitanti) è esasperata da chiusure che sembrano non finire mai e la rabbia monta sempre di più.
In alcuni video, ripresi con i telefonini, si assistono ad urla delle persone chiuse in casa e folla che vorrebbe uscire per andare a comprare il cibo, poiché non si può lasciare la casa nemmeno per fare la spesa di ogni giorno.
E tra l’altro nei negozi scarseggia tutto, per la mancanza di approvvigionamenti.
Questa è la vera guerra, non la eventuale (quanto improbabile) distruzione o bombardamento di San Pietro o del Colosseo; il fatto di vedersi cambiata la vita, come la conducevamo fino a poco tempo fa, in un’esistenza da inferno.
E l’Italia purtroppo è in cima alla lista dei Paesi da ridimensionare e spianare, grazie ad una classe politica e dirigenziale impreparata, non appoggiata da consenso popolare, ed arroccata su posizioni di privilegio assoluto.
Noi al freddo … loro al caldo.
Noi senza benzina … loro con le auto di stato.
Noi senza cibo … loro nei grassi banchetti di rappresentanza.
E gli esempi potrebbero continuare all’infinito.