44,2°C … butta la pasta!

Oggi, leggere sul soffitto la temperatura proiettata dal sensore esterno, posizionato sulla finestra della camera da letto, alle 11, è stato preoccupante.
44,2°C !!! Mi veniva da urlare a mia moglie : “Metti a cuocere gli spaghetti, che l’acqua bolle!!!”
Un caldo e una umidità della Madonna.
E tuttavia dover uscire per le cose da fare, le faccende di casa, gli impegni  che comunque se ne fregano del tuo tempo meteorologico.
Poi durante tutto il giorno una strafiacca da paura.
Verrebbe voglia di dormire sempre.
Di notte coi fancoil a palla e i ventilatori al massimo ed anche di giorno … come la bella addormentata nel bosco.
Non so cosa accidente stanno facendo al cielo, con scie chimiche, guerra meteo e altre diavolerie tecnologiche, ma la riuscita è assicurata.
Fatto sta che dove abito, sono la bellezza di 5, 6 mesi che non vediamo pioggia.
Il mio giardinetto versa in un stato pietoso, paglia giallognola ovunque, con insetti terricoli (formiche, ragni, grilli e altri piccoli vermiciattoli), che cercano riparo e ombra ovunque.
Devono terrorizzarci con la mancanza d’acqua, ed evidentemente hanno trovato il modo di fare pure il lavoro del Padreterno, con questo cielo azzurro finto senza nuvole, o con nuvole dissolte e una canicola da deserto Sahariano.
Le temperature di ieri ed oggi, bollino viola o rosso fuoco, hanno detto che sono state le più alte di sempre in Italia.
Non so se è vero, ma di certo siamo a livelli di eccezione e soprattutto con durate molto lunghe, che irrobustiscono il caldo percepito.
Una frase, ripetuta più volte in un famoso spot negli anni novanta, che divenne un cult pubblicitario, recitava : “Antó fa caldo” e una giovanissima Luisa Ranieri la sussurrava accaldata all’uomo che era sul letto con lei e che a notte fonda, mentre il caldo impazzava, tentava un approccio.
Ecco con questa canicola diventa problematico tutto, anche alimentare storie di amore e passioni travolgenti.
Sono riusciti a completare il lavoro :
epidemie, febbre, sudore, mancanza d’acqua, niente sesso … e visto che sono arrivate pure le cavallette, mancano solo le piaghe d’Egitto.
Ops … dimenticavo il Vaiolo delle scimmie !!!