San Carboidrato

È il santo più sorridente e divertente che festeggiamo e che vorremmo celebrare tutti i giorni.
Quello che a tavola ti fa satollo e ti rende felice.
Ma cosa c’è di meglio di una carbonara, di uno spaghettino alle vongole o della semplice pasta olio e parmigiano ?
Che poi nella sua genuinità è la preferita del mio nipotino Lorenzo, che vorrebbe sempre mangiare “in bianco”.
La pasta in scodella, all’uovo, di semola o di grano duro è una vera benedizione del cielo.
“Con una pentola d’acqua bollente, un pugno di sale grosso e un mezzo chilo di rigatoni … Vi solleverò il mondo !!!”, diceva Aldo Fabrizi, cuoco amatoriale provetto.
Un ristorante a Roma, vicino alla Regione Lazio, alla Garbatella, dedica un giorno della settimana a questa bellissima ricorrenza e sono sempre più numerosi i locali, specie al Centro di Roma, che sono specializzati nei “Primi piatti” no stop!
Che poi sono i miei preferiti, da svenimento finale, come Paolo Panelli e Vittorio Gassman nel film del Conte Tacchia.
Anche l’altro mio blog : “Una cucina da Chef” al link : “https://unacucinadachef.wordpress.com/cucina-da-chef” omaggia questo alimento con tantissime ricette da provare tutti i giorni.
Molto gustose e di semplice realizzazione.
Non si può nemmeno sentire che qualcuno pensa di realizzare questo miracolo culinario con la farina di grilli o di larve schifose.
La pasta, come il pane, é di grano o  comunque di cereali, da quando l’uomo cammina dritto sulle gambe. Eventuali varianti dovranno passare sul mio cadavere perché ogni piatto ha la sua storia, come il formato usato per realizzarlo : le pennette alla vodka, le bavette al tonno, i rigatoni alla pajata, i bucatini all’Amatriciana, le ruote burro e parmigiano, le fettuccine ai porcini, la mafalda alla crudajola.
La dieta e il verdurame, lasciamoli agli sfigati che vanno in televisione e che devono restare belli e snelli.
Noi consoliamoci col sughetto di macinato che sbollicchia in padella e sprigiona i suoi sapori in tutta casa.

Aumenti a grandine!

C’era da aspettarselo.
E chi ha messo in piedi le unità di crisi pandemico-belliche, ossia i Governi di tutti e 30 gli Stati che controllano il mondo (le altre 180 nazioni, in sostanza), giustificano questa spinta inflazionistica senza precedenti, con invenzioni create al momento e scuse incredibili che hanno del paradossale.
Come se il gas naturale e i carburanti fossili fossero del tutto esauriti, o se l’Ucraina sfamasse l’intera popolazione del pianeta.
Il mio pasticcere, ad esempio, con la giustificazione dell’aumento della farina e dell’energia elettrica, si è fatto un ritocchino ai prezzi al dettaglio di un bel + 50%.
Da 8 a 12 euro al chilo.
Dall’oggi al domani. Motu proprio.
Ma anche la grande Distribuzione giorno per giorno sta “lumacando” aumenti lenti, ma progressivi.
La pasta ogni settimana scatta di 15-20 centesimi, senza clamore e senza la minima ribellione.
Pensare che 20 centesimi di euro equivalgono a circa 400 lire, su un pacco di pasta da 500 grammi, che a suo tempo ne costava molto meno di 1000.
Quando mia madre al mercato doveva aumentare la rosetta di 10 lire al chilo, perche a lei l’aumentava il forno, c’era la sfida all’Ok Corral, con tanto di pistole e fucili.
La triste constatazione è che gli stipendi sono inchiodati, le parcelle non vengono pagate, e la sussistenza, non il voluttuario, ma l’indispensabile per tutti, aumenta giorno per giorno, assestando progressi da inizio anno, del 20 – 30 % complessivi (altro che il 10 % che deve ammettere a malincuore la propaganda di Stato).
Il risultato è che sempre più famiglie si stanno indebitando, aumentano le sofferenze bancarie e finanziarie, i mutui non li paga più nessuno, il carico fiscale a breve non verrà più rispettato dalla maggior parte dei cittadini.
E a quel punto inizierà la stretta.
L’esproprio, l’imposizione, il dovere, il controllo e l’inibizione alla piena vita sociale.
Tutto studiato, tutto calcolato a tavolino.
E il bello è constatare quanti ancora ridono e vivono beati, con le stesse aspettative e prerogative di prima, nonostante stiano prosciugando risparmi e togliendosi fonti di entrata quotidiane.
I classici idioti che pensano che i lampi e i tuoni di un bombardamento siano, in verità, i festeggiamenti di Capodanno.
E forse a breve anche noi avremo lo stesso dubbio, se continua questa sorta di psico-conflitto.
Ma già da ora, per gli avveduti e i responsabili, le rinunce e le privazioni iniziano a pesare.
Merce abbandonata in prossimità delle casse, acquisti rimandati o soppressi, divertimenti, hobby e svaghi, che stanno calando a vista d’occhio.
Si parla tanto di proteggere ed anzi aumentare la qualità della vita, mentre si sta facendo di tutto, per portarla a livelli medievali, col Dominus a giocare a polo e il Servo della gleba a sfacchinare tutto il giorno nei campi.
Una cosa é certa, dopo aver assaggiato la mela del Paradiso, ora dover accettare nel piatto, pulci e pidocchi, non credo che sia un passaggio proprio così pacifico e indolore.
Questa è la mia speranza e questa probabilmente sarà la leva che ribalterà tutto, dalla testa fino a scendere ai piedi, quando il botto sarà impressionante.
Statene certi !!!