
Riprodurre Venezia in un complesso alberghiero di oltre 4 mila camere, per dare agli statunitensi in lockdown, la possibilità di assaporare la “dolce vita” italiana standosene comodamente a casa loro. È il “Venetians”, l’hotel più paradossale di Las Vegas, dove è possibile fare un giro in gondola attraverso i canali artificiali del complesso, e dove sono riconoscibili tantissime chicche architettoniche della città lagunare : dal Ponte di Rialto, al Campanile di San Marco, oltre a calle e ponti riprodotti.
Oppure recarsi in alcuni luoghi della Cina, dove esistono repliche più o meno verosimili, di città e borghi europei.
Si tratta ad esempio di resort di lusso come l’Interlaken OCT Hotel a Shenzen, ispirato alla cittadina svizzera di Interlaken, o di sterminati centri commerciali a cielo aperto in stile occidentale : il Florentia Village a Tianjin è un altro, clone di Venezia, con tanto di canali navigabili in gondola e monumenti presi da altre città rinascimentali italiane.
Oppure ancora di giganteschi investimenti immobiliari per creare nuovi centri residenziali, come nel caso di Tianducheng, una replica di Parigi con tanto di torre Eiffel in scala.
E così, passeggiando per i vicoli acciottolati di Bailu, vi sembrerà di essere in un villaggio dell’Alsazia, e non nella provincia del Sichuan. Hallstatt è un copia-incolla (costato quasi un miliardo di dollari) del famoso borgo austriaco, tanto che l’hanno pure chiamata nello stesso modo.
A Shanghai, “Thames Town” vi trasporta in una cittadina inglese, mentre “Holland Town” in un collage di case e mulini presi da Amsterdam e dintorni, “Anting New Town” in una razionale città tedesca moderna.
Piano piano in tutto il mondo invece di vietare riproduzioni e opere d’arte europee, si sta copiando tutto.
Si esaspera il “clone”, scoraggiando il viaggio e la permanenza in terra straniera.
Tutto finto, tutto virtuale a tal punto, che non è più necessario visitare la vecchia e carissima Europa, ma sufficiente armarsi di macchina fotografica e partire per parchi a tema, palcoscenici e scenari in carta pesta, magari a pochi chilometri di distanza da casa, dove non è necessario neanche sforzarsi di imparare una nuova lingua.
Il brutto è che una volta sdoganate le attrazioni, i monumenti e le opere d’arte, i contraffattori stanno replicando tutto, ma tutto davvero, anche i leader politici e di governo.
Si parla di Biden e Putin sostituiti già da tempo, di Elisabetta II rifatta completamente, di Boris Johnson e Macron di laboratorio. E non scappano ai “cloner” neanche le star del pop rock, gli attori internazionali e i divi dello sport mondiale.
Della serie : “Uno, nessuno e centomila!” di Luigi Pirandello, nel quale il famoso drammaturgo siciliano scriveva : “La facoltà d’illuderci che la realtà d’oggi sia la sola vera, se da un canto ci sostiene, dall’altro ci precipita in un vuoto senza fine, perché la realtà d’oggi è destinata a scoprire l’illusione di domani.”