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Il Sanremo fantasma

La Liguria in giallo. Ma il rigido protocollo per gli artisti e gli operatori dell’Ariston continua come si fosse ancora in fascia arancione. I croupier del casinò sono in cassa integrazione da mesi. I ristoranti sono chiusi. Nel giorno inaugurale del 71° Festival della canzone italiana, col fantasma del contagio dietro l’angolo, si vive in una città vuota. Il teatro è un autentico fortino e in piazza Borea d’Olmo, esattamente nel punto da dove si srotolava il tappeto rosso fino all’ingresso dell’Ariston, adesso ci sono tre tende bianche: è lì che fanno i tamponi per quelli del Festival. Altre tre tende le hanno appena tirate su tra il Casinò e il convento dei cappuccini. Applausi registrati e mascherine sanitarie in bella vista, per le riprese in Eurovisione. Il festival è un appuntamento immancabile ma svolgerlo in queste condizioni, forse, era meglio alzare bandiera bianca. Il duo Amadeus e Fiorello che nella scorsa edizione spopolarono con ascolti record, questa volta si dovranno veramente superare visti i forfait dell’ultimo minuto di star internazionali e il clima da cimitero che troveranno tra i cantanti. Ma anche e soprattutto perché di fronte ai conduttori e agli artisti sul palco non ci saranno spettatori in sala. “In questi giorni qualcuno c’è sempre stato qualcuno seduto in quelle poltroncine. Non sono in grado di dire cosa proverò, non ho mai fatto uno spettacolo con una platea vuota. Il nostro pubblico sarà l’orchestra di 60 elementi. Ci avvolge, ce l’abbiamo di fronte, avremo qualcuno da guardare. Il nostro obiettivo è l’evento televisivo, sappiamo che avremo milioni di persone che ci seguono in un momento storico. Giocheremo, ci divertiremo, ma certo la responsabilità è maggiore”, racconta Amadeus a Repubblica a poche ore dal fischio di inizio. Ed anche questa bella tradizione, che mi ha accompagnato nella crescita da bambino, a liceale, a uomo, con le melodie che cantavo a squarciagola nelle belle giornate delle passate primavere, cambia e non sarà più come prima.

Ma ci raccontano che è meglio …

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